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La Via Contemplativa
"Ogni onda sa di essere il mare, ciò che la infrange non la turba, perché ciò che la disfa la ricrea". Lao-zi

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SVOLGIMENTO DEI SEMINARI
I corsi si svolgono durante i weekend, solitamente sei all'anno, e prevedono ritiri annuali di cinque giorni di silenzio. Gli insegnamenti, che derivano dalle tradizioni spirituali cristiana e taoista, intese non come accumulo di nozioni teoriche, ma trasmissione diretta di un'esperienza vivente e trasformante, hanno come fine quello di aprirsi all'Assoluto che è dentro ogni uomo con lo scopo di generare una vera e propria guarigione psicologica e spirituale. Oramai è chiaro che la teoria, senza il vissuto di ciò che viene detto, è assolutamente inutile, così come un'esperienza casuale, senza una solida comprensione teorica, può essere pericolosa. Le tradizioni spirituali sono l'unica fonte certa, dove teoria ed esperienza concreta si fondono, poiché tutti gli insegnamenti che ne fanno parte sono stati verificati nel corso dei secoli dai più esperti ricercatori spirituali ed adattati ai cambiamenti culturali della società nel corso del tempo. La tradizione cristiana, almeno quella occidentale, nel corso dei secoli ha perso gran parte dell'esperienza diretta di Dio in favore di una mera comprensione razionale. Solo poche tradizioni monastiche hanno mantenuto l'esperienza diretta di se stessi e di Dio come pratica spirituale. Ne è un esempio quella cistercense a cui si rifanno gli insegnamenti del corso che vengono esposti ad un grande pubblico per esplicita richiesta di Papa Paolo VI che, in seguito alla nuova consapevolezza sul valore dell'individuo dichiarata dal Concilio Vaticano II, chiese espressamente ai monaci cistercensi di ricercare la tradizione contemplativa cristiana, rinnovarla in base alle esigenze del tempo corrente, ed infine insegnarla a tutti. Il Taoismo, da parte sua, ha al contrario mantenuto l'esperienza diretta della realtà in concomitanza con la comprensione funzionale di ciò che siamo e ciò che possiamo diventare, considerando la realtà in continua evoluzione e l'umanità parte di questa realtà che si trasforma. La redenzione, nella tradizione cristiana, non è altro che trasformazione: trasformando i nostri potenziali in azioni concrete abbiamo la possibilità di diventare noi stessi e manifestarci nel mondo. Ogni pratica ha una sua funzionalità perché crea un lavoro interiore ben determinato: avere una precisa consapevolezza di ciò che avviene è essenziale per comprendere appieno l'esperienza diretta e ampliare la coscienza attraverso l'essere veramente presenti a ciò che accade internamente. A questo riguardo, la straordinaria capacità di sintesi dei Taoisti è di grande aiuto per comprendere le dinamiche interne proprie di ogni tradizione spirituale, compresa quella cristiana. Quest'ultima, da parte sua, è essenziale per capire chi siamo in realtà; infatti per usare le parole di C.G. Jung: "ogni persona occidentale è cristiana nella propria psiche". Il Cristianesimo di cui si parla non riguarda le credenze religiose personali, ma l'appartenenza psichica ad una certa cultura e tradizione: è innegabile che la tradizione inserita nella psiche e nell'inconscio dell'uomo occidentale sia cristiana. Andare a ricercare ad un livello più profondo tale tradizione all'interno di ognuno, non ha lo scopo di farci divenire seguaci e fedeli cristiani ma ha il fine di farci interagire concretamente con ciò di cui siamo costituiti per diventare noi stessi. Solo successivamente potremo scegliere dove dirigere la nostra vita e il nostro sviluppo spirituale. Non prendere in considerazione l'origine cristiana di ciascuno di noi, vorrebbe dire non valutare una parte consistente della psiche andando in tal modo a creare e alimentare contrasti interiori. Solo quando quella parte è completamente liberata, la persona può sinceramente scegliere a quale religione aderire o perfino essere libera di non aderire a nessuna di esse. In quest'ottica, sempre C.G.Jung, alla fine della sua carriera, disse: "tutti i pazienti malati nella propria psiche che ho avuto si sono ammalati perché avevano perso il proprio senso della religiosità; sono guariti solo quelli che hanno trovato un nuovo senso della religiosità, ad un livello più elevato e corrispondente alle loro necessità". Prendere in esame la propria tradizione cristiana è essenziale per liberare un senso della religione frustrante e non più attuale seppur sempre presente nell'inconscio di ognuno, al fine di poterlo ricostruire ad un più elevato livello appropriato per la coscienza e conoscenza dei tempi moderni. Da questo punto di vista, la sintesi funzionale sull'uso della mente e sulle dinamiche evolutive dell'essere umano, così come offerta dalla tradizione taoista, è ciò che permette il salto di qualità nella comprensione della tradizione cristiana occidentale. Il fine degli insegnamenti impartiti durante i corsi è di accrescere l'esperienza della completa realtà. La realtà più profonda è ciò che, nella tradizione cristiana, è chiamato Dio e che i Taoisti definiscono Realtà Originaria. Più l'uomo riacquista la sensazione di essere unito alla propria origine, Dio, più serenità e appagamento si trova a vivere da ogni esperienza della propria vita; questa è la felicità alla quale anelano gli esseri umani di ogni tempo. La vita vissuta in pienezza porta a manifestarsi con spontaneità e naturalezza chiamata nella tradizione taoista "pura realtà" intesa come essere costantemente presenti solo a ciò che esiste. Arrivare alla percezione profonda di chi siamo può avvenire soltanto dopo aver liberato tutti i traumi e le memorie ripetitive e distruttive ereditate dai nostri predecessori e memorizzate in età infantile e pre-razionale. Le memorie emotive di compensazione verso l'esterno sono l'ostacolo alla conoscenza del vero Sé individuale e, di conseguenza, dell'origine personale. Tali memorie derivano dall'errata sensazione di essere disconnessi da Dio, di non essere degni per Dio, così che inconsciamente si va a formare il contrario, ossia il credere di essere gli eletti ed i preferiti da Lui. La suddetta dualità, che contrasta all'interno dell'essere umano, crea illusioni opposte tanto da credersi di non essere mai abbastanza e compensa tale mancanza pretendendo tutto per se stessi. Questo meccanismo determina disagio e agitazione interiore e necessità di ottenere a discapito di altri determinando in tal modo guerre e distruzione. Al contrario, più aumenta la relazione con Dio come esperienza concreta, più svanisce sia la sensazione di essere indegni sia quella di essere favoriti e rimane solo l'appagamento della spontaneità dell'essere vero in ciò che esiste. La pace interiore acquisita diventa così pace nel mondo. Gli insegnamenti prevedono l'apprendimento di come oggettivamente riconoscere le emozioni distruttive che ci influenzano fino a liberare traumi memorizzati nell'infanzia e perfino durante la gestazione. Più i traumi si liberano, più accresce la conoscenza di se stessi e la relazione intima con Dio o Realtà Originaria. Accrescere la relazione con Lui vuol dire aprire se stessi all'ascolto della Divina Presenza. La capacità di aprirsi all'ascolto oggettivo della realtà più profonda dell'essere umano, è direttamente proporzionale alla capacità di ascolto oggettivo sia dell'altro che di se stessi. Liberando il bisogno di ripetere i medesimi comportamenti emotivi, possiamo davvero conoscere quali siano le vere necessità nostre e di chi incontriamo nella vita. Attraverso la comprensione dell'uso della mente e delle dinamiche dell'inconscio secondo quanto scoperto da Jung che si sovrappone e completa con quanto sviluppato nei secoli dalle tradizioni spirituali cristiana e taoista, si impara a liberare se stessi e riconoscere chi siamo. I Taoisti chiamano questo processo "Guarigione Spirituale" mentre uno dei più eminenti eremiti cristiani viventi, l'abate cistercense Thomas Keating, lo definisce "La Terapia del Divino". I corsi si suddividono in corsi per principianti dove vengono insegnate le basi sopra descritte e corsi di approfondimento avanzati caratterizzati ogni anno da temi diversi, ed ai quali si aggiungono le persone che terminano i corsi di base.

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